E’ la più frequente neoplasia benigna delle ghiandole salivari, colpisce prevalentemente la ghiandola Parotide e le ghiandole Sottomandibolari.
Clinicamente si manifesta con una tumefazione a lenta crescita di dimensioni variabili tra 2 e 5 cm di diametro.
Istologicamente presenta grande variabilità: la neoplasia è, infatti, composta da una componente epiteliale di origine duttale e da una componente mio-epiteliale, immerse in uno stroma mesenchimale. Lo stroma ha un aspetto condroide, dovuto al deposito di materiale prodotto dalle cellule mioepiteliali.
Il trattamento di scelta è l’exeresi chirurgica; la prognosi è buona, tuttavia possono insorgere delle complicanze qualora la rimozione della lesione non sia completa, in quanto sono frequenti le recidive, anche a distanza di molti anni, e la trasformazione maligna.
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