Neoplasia maligna che origina dai linfociti. Nel cavo orale sono piuttosto rari e di solito originano dai linfociti B. I segni e i sintomi sono molto vari, a livello intraorale può comparire una tumefazione, o un’ulcera non dolente, o un’improvvisa mobilità dentaria che comporta la perdita dei denti, parestesie, fratture ossee. Le sedi più comuni nel cavo orale sono il palato, la lingua ma anche le labbra e la gengiva. Il paziente presenta calo ponderale, sudori notturni, prurito cutaneo, ingrossamento e dolorabilità dei linfonodi, dolori articolari, astenia, febbre. Nelle fasi più avanzate, epatosplenomegalia e infezioni opportunistiche sono frequenti. Per la diagnosi si ricorre ad agoaspirato midollare, esami ematochimici, TC e PET. La terapia si basa sull’uso combinato di chemio-radioterapia, immunoterapia, anticorpi monoclonali.
La prognosi a 5 anni è del 90% per i linfomi tipo Hodgkin (cellule B, T e NK) e del 50% per i linfomi non-Hodgkin.
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