Tubercolosi


E’ una patologia infettiva con decorso cronico, causata dal Mycobaterium tubercolosis. Conosciuta da secoli, la sua incidenza ha subito un forte decremento nel XX secolo, specie nei Paesi industrializzati, grazie agli antibiotici, alla vaccinazione e alle migliorate condizioni socio-economiche. Nell’ultimo ventennio è stata segnalata una nuova recrudescenza dei casi, per via dell’aumento delle patologie che causano deficit immunitari (come AIDS) e della farmaco-resistenza di alcuni ceppi. La prevalenza dell’infezione è elevatissima: si calcola che ad oggi un terzo della popolazione mondiale sia stato esposto al patogeno tubercolare.
Il contagio, inter-umano, avviene tramite goccioline di aerosol (saliva o tosse secca) tramite un individuo affetto in fase attiva. La tubercolosi primaria è quasi sempre asintomatica. Generalmente l’unico segno clinico risulta essere un nodulo fibro-calcificato localizzato nel sito primario di colonizzazione. Circa un decimo delle infezioni latenti evolvono in malattia conclamata. I sintomi classici prevedono tosse cronica con espettorato striato di sangue, febbricola persistente, calo ponderale, astenia e anoressia. La tubercolosi secondaria ha sempre come sede elettiva di manifestazione i polmoni, ma non sono rare le manifestazioni extrapolmonari. Queste si presentano prevalentemente in soggetti HIV positivi e le sedi coinvolte possono essere: la pelle e le mucose, il SNC, il sistema linfatico, il sistema scheletrico, i reni e alcuni tratti gastrointestinali.
Le lesioni orali sono rare (0,5-5%) e possono presentarsi anche come manifestazione di tubercolosi primaria, a causa di ingestione di alimenti provenienti da animali infetti; generalmente, però, sono manifestazione di una tubercolosi secondaria e probabilmente si sviluppano a partire dal flusso ematico o dall’esposizione diretta allo ‘sputum’ infetto. Spesso le lesioni sono di tipo ulcerativo, croniche e non particolarmente dolenti. Raramente si assiste a lesioni nodulari, granulomatose e ancor più raramente leucoplasiche. Le sedi più colpite sono lingua, palato e labbra.
La diagnosi si ottiene prevalentemente attraverso l’esame colturale per l’identificazione del batterio e tecniche di biologia molecolare come la PCR.
Il trattamento prevede la somministrazione anche di quattro classi di farmaci antibiotici diversi in combinazione: (RIS+ciprofloxacina) Rifampicina, Isoniazide, Streptomicina e Ciprofloxacina.

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