Lesione reattiva di origine sconosciuta, risultato di un processo di distruzione ossea. In base alla localizzazione si possono distinguere forme centrali, che interessano regioni intraossee, e forme periferiche, che colpiscono i tessuti gengivali. Nella maggior parte dei casi si localizzano nella parte anteriore della mandibola, le lesioni sono completamente asintomatiche. Tuttavia alcune forme, più aggressive, si manifestano con tumefazione, perforazione della corticale, ulcerazione, dolore e parestesia; in questi casi si riscontra una maggiore tendenza alla recidiva.
Radiograficamente si può osservare un’area radiotrasparente, uni o multiloculare.
Istologicamente è formato da uno stroma connettivale ricco di vasi e depositi di emosiderina; sono presenti fibroblasti di forma fusata e aggregati di cellule giganti multinucleate, derivanti dagli osteoclasti.
La terapia di scelta è il curettage; nelle lesioni più aggressive è necessaria la resezione ossea, anche se la somministrazione intralesionale di corticosteroidi o di calcitonina può determinarne una regressione.