Eritroplachia


Macchia o placca dal colore rosso vivo a causa della disepitelizzazione degli strati superficiali della mucosa che lascia trasparire maggiormente il letto vascolare sottostante, con aspetto soffice e vellutato; sovente può presentarsi insieme con aree biancastre (eritroleucoplachia), e può essere piana o lievemente depressa, asintomatica, che non può essere collegata a nessun altro tipo di lesione odontostomatologica. L’eritroplachia, in termini istopatologici, è sempre associata a displasia di grado variabile, pertanto viene considerata una lesione potenzialmente maligna “obbligata”, ad elevato rischio di evoluzione neoplastica: molto spesso infatti, al momento della diagnosi è già presente un carcinoma in situ. Può anche associarsi a leucoplachia, e in tal caso peggiora la prognosi di quest’ultima (eritroleucoplachia o leucoplachia speckled). E’ strettamente correlata al forte consumo di fumo e alcol ed è più comune nei maschi soprattutto al di sopra di 60 anni. Le sedi più comuni sono il palato molle, il pavimento ed il ventre linguale.
Tutte le lesioni sospette, che non regrediscono dopo due settimane dalla rimozione dei potenziali fattori causali, vanno sempre sottoposte a biopsia e successivo esame isto/cito-patologico. In caso di conferma istopatologica, la lesione va sempre rimossa in toto chirurgicamente e il sito della lesione va sottoposto a controlli periodici accurati.

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