Leucoplachia


Leucoplachia idiopatica. Lesione bianco-grigiastra (macchia o placca) non asportabile, asintomatica, non riconducibile a nessun’altra patologia e/o fattore eziologico. Interessa maggiormente il sesso maschile, nella fascia di età compresa tra i 30 e i 60 anni. Più comunemente si localizza a livello della lingua (ventre e/o margini), pavimento orale, ma anche delle mucose geniena e masticatoria. Può essere singola, multifocale, o ad interessamento diffuso. Si distingue una variante omogenea nella quale la lesione è liscia o lievemente corrugata, e una forma non omogenea con aspetto rugoso, verrucoso, o nodulare. Può essere concomitante anche un’area rossa (eritroleucoplachia), spesso sede di alterazioni istopatologiche in senso displastico. Ogni lesione bianca non asportabile e in assenza di fattore persistente traumatico, va sottoposta a biopsia e successivo esame isto/cito-patologico. Le lesioni che non presentano displasia o con displasia low grade vanno inserite in un programma di follow-up clinico-strumentale periodico, mentre le lesioni che presentano alterazioni displastiche high grade devono essere rimosse e il sito va controllato periodicamente (ogni 3-4 mesi) nel tempo. I pazienti vengono inseriti non solo nel follow up clinico-strumentale ma anche nel percorso di counselling, per l’autovalutazione clinica ed il monitoraggio di eventuali abitudini voluttuari (cessazione di fumo e alcol), la cura dell’igiene orale e dell’alimentazione (dieta ricca di frutta e verdura).
Leucoplachia da fumo. Lesione di colore bianco, a macchia o a placca, non asportabile, spesso localizzata nel pavimento linguale o nel ventre linguale o nel palato, in paziente con anamnesi positiva per fumo. Va sottoposta a biopsia incisionale ed esame istopatologico e sospensione del fumo (counselling anti-fumo), che spesso favorisce la tendenza alla guarigione e alla scomparsa della lesione.
Leucoplachia proliferativa-verrucosa. Forma rara di leucoplachia, molto aggressiva che nel 90% dei casi evolve in senso maligno. Interessa maggiormente il sesso femminile tra i 60 e 70 anni. Clinicamente si presenta come macchia o placca ipercheratosica, dall’aspetto verrucoso, spesso multiple, che crescono rapidamente e tendono a confluire. Spesso localizzata/e su mucosa masticatoria, mucosa geniena e lingua. Non è correlabile a fattori di rischio tipici della leucoplachia come fumo e alcol, mentre è oggetto di ampi dibattiti, l’associazione con il virus dell’HPV. La o le lesioni vanno imprescindibilmente sottoposte a biopsia e successivo esame istocitopatologico (spesso è presente displasia di vario grado). La rimozione in toto è consigliata per le lesioni non troppo estese e in presenza di displasia/carcinoma in situ, sebbene la recidiva sia spesso frequente.
Leucoplachia capelluta. Lesione di colore bianco, tipo placca con aspetto capelluto, che si presenta simmetricamente sui bordi linguali. Può essere la prima manifestazione orale di infezione da HIV, a cui è fortemente associata. Va in diagnosi differenziale con leucoplachia idiopatica o con cheratosi da trauma cronico (e.g. occlusione incongrua).

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